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Pillole di sapere

Vitamina D
ed Implantologia

Doing professionally. Smiling pretty woman is having her teeth examined by dentist in clinic.

 

Che ruolo ha la Vitamina D per la salute orale?

Tra gli effetti meno noti della vitamina D ci sono quelli legati a tutto ciò che riguarda la salute dei denti. La deposizione dello smalto e della dentina, sono infatti processi strettamente connessi con i livelli di vitamina D, tanto che uno stato di ipovitaminosi può portare ad una demineralizzazione dello smalto dentale.
Un importante studio prospettico condotto tra il 2007 ed il 2009 con il Canadian Health Measures Survey su 1017 bambini di età compresa tra 6 e 11 anni ha anche mostrato che una carenza di vitamina D è associata ad un maggior rischio di sviluppo di carie nei bambini in età scolare (47%).

Quanto migliora l’osteointegrazione con dei buoni livelli di vitamina D?

Uno studio condotto nel 2016 su 20 pazienti di ambo i sessi affetti da nefropatia cronica (CKD), carenti di vitamina D (< 20 ng/ml) e con un pregresso di perdita precoce dei denti, ha mostrato che l’integrazione di vitamina D (60.000 UI/settimana per 6 settimane) non solo ha consentito una migliore osteointegrazione rispetto ai soggetti lasciati in condizione di ipovitaminosi D ma ha anche consentito di avere:


● una riduzione dell’indice di sanguinamento
● una riduzione della mobilità dell’impianto
● un aumento dell’indice di crescita della papilla interdentale
● aumento dell’altezza della cresta alveolare.

 

Perché è importante la Vitamina D per il tessuto osseo?

Gli effetti della vitamina D sul tessuto osseo sono quelli sui quali per primi si è soffermata l’attenzione degli studiosi.

Grazie alla scoperta degli effetti positivi che l’integrazione con olio di fegato di merluzzo aveva sul rachitismo, gli studi sulla relazione tra vitamina D e tessuto osseo si sono moltiplicati a dismisura ed ancora oggi le tabelle sull’impiego dei vari integratori si basano sui dati forniti dalle analisi effettuate in materia di osteoporosi.

Oggi, dunque, sappiamo che la vitamina D stimola il riassorbimento del calcio a livello intestinale, regola la calcemia inibendo la sintesi e la secrezione del paratormone (PHT) e favorisce la produzione delle proteine della matrice extracellulare intervenendo direttamente sull’attività degli osteoblasti, cioè delle cellule alle quali spetta il compito di intervenire per il rinnovo e la riparazione del tessuto osseo.

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